domenica 31 gennaio 2010

MMIX. Illustrazione e fumetto a confronto


Mostra a cura di N. Buzzolan, M. Corti, G. Cignacco, C. Kraskovic, A. Stomeo

Si è conclusa il 15 gennaio 2010 presso gli spazi espositivi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna la mostra MMIX. Illustrazione e fumetto a confronto.
L’evento è stato un interessante esperimento che ha coinvolto due università italiane, l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Università Iuav di Venezia coordinate dal prof. Enrico Fornaroli e dalla prof. Cornelia Lauf, con lo scopo di mettere a confronto due linguaggi, il fumetto e l’illustrazione, e di confrontarne le letture.
Il risultato è stato eterogeneo: una mescolanza di generi, stili, segni e personalità, come tra l’altro il titolo esprimeva, in cui è stato possibile vedere a confronto l’ accuratezza e la precisione delle realizzazioni degli studenti del corso di laurea in Fumetto ed Illustrazione con l’innovazione e la freschezza dei lavori degli studenti dell’ateneo veneziano. Un’occasione per osservare due campi ultimamente trascurati, per segnalarne l’importanza e per riaccendere l’interesse.
Per coloro che non fossero riusciti a visitarla, ci sarà un’altra l’opportunità a Venezia, luogo e periodo ancora da definire.

c.k.

mercoledì 27 gennaio 2010

Bolzano ed il nuovo Museion.

Diversamente da quanto vuole la tradizione museale italiana, interessata alla valorizzazione e alla riconversione di edifici storici in centri museali, a Bolzano è nato nel 2008 il nuovo edificio del Museion, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, progettato dagli architetti di Berlino Krüger Schuberth Vandreike.
Di altri esempi di questo tipo la nostra nazione ne vanta pochi, come il Centro Luigi Pecci di Prato, il Mart di Rovereto, il MACRO ed il MAXXI ubicati entrambi a Roma, sfavorendo la diffusione della cultura d’arte contemporanea nei nostri territori. Ed è un peccato che anche questi pochi casi non abbiano avuto un avvenire proficuo, come ne è testimonianza una delle ultime realizzazioni, il Museion. Collocato in una posizione geografica strategica, crocevia di importanti città come Verona ,Milano, Vienna, Innsbruck e Monaco di Baviera, questo polo culturale ha visto la propria rilevanza venir meno, a causa di una tradizione religiosa e cristiana molto forte nel territorio alto atesino. In molti si ricorderanno dello scandalo che provocò l’opera Zuerst die Füsse di Martin Kippenberger. Ma la cosa rilevante non è tanto questa: il Museion è un edificio simbolico per la città, in quanto è stato costruito in una zona che è a confine tra il centro storico e la parte di più recente costruzione in epoca fascista, andando a porsi come collegamento, come ponte, come link tra due aree di Bolzano che rappresentano al tempo stesso due culture, quella tedesca e quella italiana, da sempre contraddistinte e separate.
La volontà di unione è stata enfatizzata dalla forma ad imbuto del museo, che presenta due ingressi lungo le facciate brevi per garantirne la circolazione, ed ancora maggiormente dai due ponti che passano sopra al torrente Talvera e suggellano questo scambio.
Paradossalmente però questo edificio, pensato, progettato e realizzato con lo scopo di garantire un flusso culturale, non ha fatto altro che enfatizzare la separazione tra le due culture, ostacolando l’avvenire del museo stesso. Ed è un peccato visti i criteri e le modalità con cui era stato realizzato l’edificio: facciate climatiche attive per garantire il riscaldamento delle sale sfruttando le naturali condizioni meteorologiche, pannelli mobili interni per garantire la maggiore flessibilità dell’edificio e via dicendo. Quello che dunque di solito non funziona nel nostro paese era stato realizzato, prestando anche molta attenzione ad una ricca e mirata programmazione museale, ma anche in questo caso qualcosa è andato storto. Mi chiedo se e quando arriverà per noi il momento che nella maggior parte degli altri stati europei, per non parlare degli Stati Uniti, si è affermato da tempo: un museo del nostro tempo.

c.k.